Sere fa stavo rileggendo questo blog e cercavo di ricordarmi quale fosse stato il mio primo lavoro a maglia. Chissà perchè certi ricordi sono spesso confusi e sovrapposti e più si rovista nella mente, meno si arriva dove si vuole; poi, tac!, l'illuminazione, arrivata quando ormai stavo pensando a cosa preparare per cena. Sarà forse stato il profumo di un'erba, o del sugo, o quel meraviglioso senso di casa che ci avvolge mentre si cucina per la famiglia, fatto sta che davanti ai miei occhi, ecco: la prima maglia. Anzi, il primo maglione.
Ero fidanzata con quello che sarebbe poi diventato mio marito, innamorata pazza, desiderosa di riempirlo di premure e amore e di tutta me stessa come solo può essere una donna preda di quella meravigliosa estasi che è l'innamoramento. Così ho pensato che un maglione fatto da me (un punto, un sospiro; una calata, un fremito) lo avrebbe fatto sentire avvolto dal mio calore, ogni volta che l'avrebbe indossato. Chissà se si usa ancora lavorare a maglia per il proprio fidanzato, compagno, innamorato? Anzi, se lo sapete per favore ditemelo.
Dunque si parlava del maglione: il fidanzato era un accanito pescatore. Si alzava all'alba tutti i fine settimana per andare a pesca con gli amici, tornava nel tardo pomeriggio stanco ma con quella tranquillità tutta virile e appagata che mi incantava. Un indumento caldo e confortevole era quello che gli ci voleva, specie durante i rigidi e umidi inverni del nord.
Così eccomi a scegliere della lana verde bottiglia (il colore del pescatore, no?) per fargli un cardigan chiuso da una zip sul davanti, con due grosse tasche e un motivo a trecce, le stesse riportate sulle maniche. Gli era piaciuto molto, lo aveva indossato subito e penso che fosse anche molto fiero che l'avessi fatto io, con le mie mani.
Questo cardigan era diventato così parte della famiglia, un oggetto che connotava mio marito e faceva tutt'uno con la sua passione per la pesca. Così prioritariamente suo che nostra figlia, nel periodo dell'adolescenza in cui le figlie femmine entrano in competizione con la madre per appropriarsi del padre, ha indossato spesso quel cardigan che le stava un po' grande (ma la moda di allora lo permetteva). Per quelle intriganti, sorprendenti alchimie famigliari, il mio calore era passato al padre, poi quello di entrambi alla figlia.
Che lotta in famiglia quando, pieno di buchi, avevo deciso di gettarlo. Confesso di avergli dato un addio commosso, di nascosto.
Non so se ho conquistato mio marito con quel golf, probabilmente anche con quello; ma provate, provate a intrecciare i ferri per il vostro amato.
L'amore passa anche attraverso un filo di lana.
L'amore passa anche attraverso un filo di lana.